Superbonus 110% condizionatori e sostituzione caldaia, tutto quello che devi sapere (e forse non sai)
Finalmente, dopo l'approvazione de Decreto Rilancio, anche il Superbonus fino al 110% è legge ed è giunto quindi il momento di fare maggiore chiarezza sulle nuove agevolazioni fiscali in materia di ristrutturazione e miglioramento dell'efficienza energetica del tuo edificio. Interventi e sconti fiscali preziosi perché riguardano da vicino gli impianti di riscaldamento e/o raffreddamento di ultima generazione e classe energetica superiore.
Superbonus 110%, come ottenerlo
Il D.L. 34/2020 (Decreto Rilancio) ha di fatto alzato la detrazione per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (per le case popolari IACP, fino a giugno 2022) per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, antisismici, infrastrutturali per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici e installazione di impianti fotovoltaici. Per questo motivo non si sbaglia a dire che da oggi è possibile fare lavori a casa gratis con detrazioni fiscali 110% ma occhio ad alcuni aspetti importanti. La legge infatti fa distinzione tra interventi trainanti Dl Rilancio e interventi trainati. Cosa significa? Tra i primi ci sono:
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione con impianti per il riscaldamento e raffrescamento, fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, ibridi o geotermici con possibilità di abbinamento a sistemi fotovoltaici con efficienza almeno di classe A
- interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano almeno il 25% della superficie d'intonaco dell'edificio. Il bonus si allarga anche ai tetti (superfici inclinate)
- interventi antisismici su edifici di zona antisismica 1, 2, 3 (necessaria la polizza assicurativa che copra eventuali danni post terremoto).
Queste 3 tipologie d'interventi consentono poi d'estendere la superdetrazione 110% a tutti gli altri interventi trainati per superbonus 110%, quelli che fino a oggi godevano degli incentivi al 50 e 65%, tra cui:
- sistemi termoregolazione e dispositivi multimediali per il controllo da remoto, molto in uso in ambito condizionatori;
- sostituzione infissi/ schermature solari
- impianti fotovoltaici connessi a rete elettrica e sistemi di accumulo integrati
- infrastrutture per ricarica veicoli elettrici negli edifici
- microgeneratori che sostituiscono impianti preesistenti
Per poter usufruire del superbonus fino al 110% bisognerà abbinare le due serie di interventi. Meglio detto: se hai intenzione di sostituire la tua vecchia caldaia o cambiare tuo vecchio condizionatore, non basta acquistare un climatizzatore o le caldaie a condensazione di ultima generazione, c'è bisogno che il tuo appartamento o la tua casa sia migliorata dal punto di vista energetico almeno di 2 classi. Cosa che il semplice acquisto di un climatizzatore o caldaie potrebbe, da solo, non garantire. Il superbonus 110% è stato esteso alle seconde case, che non siano immobili turistici, ville o case di lusso.
Superbonus 110%, chi può richiederlo?
Detto cos'è il superbonus fiscale, dobbiamo capire chi può richiedere il bonus 110% climatizzazione. Tra i richiedenti la detrazione fiscale troviamo le persone fisiche (al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni) su un massimo di due unità immobiliari; le case popolari (IACP); i condomíni; organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di volontariato e di promozione sociale; cooperative di abitazione a proprietà indivisa; associazioni e società sportive dilettantistiche (spogliatoi). Potranno godere dell'Ecobonus 110% anche coniugi, componenti di unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.
Superbonus 110%, come funziona?
Una domanda a cui il Dl Rilancio ha dato una risposta è qual è la spesa massima superbonus 110% condizonatori e superbonus 110% caldaia a condensazione. Si legge che, per tutti gli "interventi relativi alla sostituzione dell'impianto di climatizzazione con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o fornitura Acs, a condensazione, con efficienza pari almeno alla classe A", il tetto di spesa varia dai 15000 ai 30000 euro. Per la precisione:
- fino a 15 mila euro: edifici da più di 8 unità immobiliari moltiplicati per numero unità
- fino a 20 mila euro: edifici da 2 a 8 unità immobiliari moltiplicati per numero unità
- fino a 30 mila euro: unità immobiliari unifamiliari indipendenti
Superbonus 110%, come si paga?
Ci sono 3 modi per pagare gli interventi che permettono di accedere al superbonus 110%.
Il primo è lo sconto in fattura. Puoi optare per uno sconto immediato all'atto d'acquisto, sarà poi il fornitore a recuperarlo sotto forma di credito d'imposta o cederlo a sua volta.
Il secondo è la cessione del credito d'imposta, ossia la possibilità di utilizzare l'agevolazione sotto forma di credito da cedere alle imprese, alle banche o intermediari finanziari.
Queste due prime modalità permettono in pratica di effettuare gratis i lavori, ma soltanto quelli di efficientamento energetico, recupero edilizio, antisismici, restauro e recupero facciate, installazione d'impianti fotovoltaici e quella per le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Il terzo modo è la detrazione fiscale al 110% in 5 anni, che riguarda tutti gli altri interventi e prevede la detrazione per tutte le spese anticipate fino ad un massimo del 110% da detrarre a fini IRPEF nei 5 anni successivi a quello di spesa e/o acquisto.
Per i contribuenti titolari di reddito d'impresa è d'obbligo effettuare la spesa per mezzo di bonifico parlante bancario o postale. Se non sei titolare di reddito d'impresa, dovrai inviare la documentazione di spesa a ENEA entro 90 giorni: tra questi documenti - giusto a titolo d'esempio - compaiono la certificazione energetica dell'edificio (APE), le fatture e ricevute fiscali delle spese, l'asseverazione del tecnico abilitato, l'iscrizione al catasto dell'edificio interessato.