Ventilconvettori al lavoro, come usarli al meglio e quale pulizia effettuare
Il passaggio alla Fase 2 ha rappresentato per molti di noi il ritorno al lavoro , e mentre le giornate primaverili espandono il caldo ecco tornare d'attualità il tema di una perfetta ventilazione al lavoro con covid19.
Per questa ragione l'ISS (Istituto Superiore di Sanità) stila vademecum molto utili per capire come usare al meglio i nostri impianti, e questi promemoria vengono aggiornati di continuo alla luce delle analisi che, di volta in volta, fanno gli esperti. Il ritorno al lavoro non è stato certo uguale a prima (accesso controllato, distanziamento sociale, igiene continua) e per questo bisogna essere costantemente informati su come prevenire il coronavirus al lavoro.
In questo post discuteremo nello specifico di quali misure di prevenzione assumere con i ventilconvettori al lavoro? Anche tu ne sei fornito, sopra o a fianco la tua postazione o area di lavoro, e perciò vuoi saperlo? Allora continua la lettura.
Come comportarsi e come pulire i ventilconvettori in ambienti lavorativi
Il protocollo anti contagio messo a punto dall'Istituto Superiore di Sanità ha un focus ben preciso: è obbligatorio effettuare un buon ricambio naturale di aria in ambiente lavorativo. Sappiamo che uno scarso ricambio di aria consente ai virus di scorribandare indisturbati, ma ci sono altri fattori a cui bisogna prestare attenzione.
Per esempio, quanti lavoratori condividono lo stesso ambiente di lavoro e con quale turnazione? La manutenzione, con quale periodicità viene fatta e prevede, questa, anche la sostituzione dei filtri? Il personale viene dotato sufficientemente di guanti e mascherine, con quale frequenza si effettua la pulizia degli ambienti o piani di lavoro e quante volte i lavoratori si lavano le mani?
Vediamo invece come si può usare il fan coil al lavoro. L'Istituto è stato molto chiaro al riguardo: è possibile mantenere in funzione l'impianto solo se "è prevista giornalmente la presenza di un singolo lavoratore (sempre lo stesso) per ogni ambiente o stanza". In caso di condivisione dello stesso ambiente da parte di più lavoratori, quindi, gli impianti vanno tenuti spenti fermo restando la procedura di pulizia fan coil al lavoro, che deve avvenire sempre con cadenza settimanale. Durante la pulizia bisogna:
- Fare attenzione a batterie di scambio termico e alle bacinelle per la raccolta della condensa
- Evitare di utilizzare o spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro
- Aprire balconi e finestre per pochi minuti più volte al giorno
- Verificare che in prossimità dell'impianto non ci siano ostacoli al corretto funzionamento dell'impianto
Se il ventilconvettore al lavoro resta fermo, come e quando deve avvenire la pulizia? Su questo punto l'Istituto Superiore di Sanità avverte di "pulire periodicamente, ogni 4 settimane,in base alle indicazioni fornite dal produttore ad impianto fermo, filtri d'aria di ricircolo del fancoil o del ventilconvettore per mantenere gli adeguati livelli di filtrazione/rimozione".
Insomma, bisogna verificare tutta una serie di circostanze circa la funzionalità dei ventilconvettori al lavoro, in attesa che altre indagini scientifiche riportino i livelli di allerta alla normalità a cui eravamo abituati prima dell'avvento del coronavirus.